Il Kintsugi, ovvero l'arte di creare nuova bellezza da difetti o da rotture di opere... ha mille declinazioni in funzione dell'estro dell'artista!
Parafrasando è una filosofia di vita: rinascere dalle proprio cicatrici.
Ah, quanto abbiamo da imparare!
Un pezzo difettato non è da buttare...anzi è da valorizzare con nuovo estro. Le radici del Kintsugi risalgono all'antico oriente, in Giappone per la precisione, dove maestri d'arte applicavano questa tecnica di curare le ferite degli oggetti in ceramica con l'oro e lacche naturali. La rivisitazione, ai tempi nostri, potrebbe essere una sorta di "arte del riciclo" (passatemi il termine) dove una vecchia tazza, ricordo della nonna, rotta riprende nuova vita con venature sbarluccicose. La tazza gold tornerà così a riempire i nostri occhi e il nostro cuore ancora per molto molto tempo!
Buon vento, anime belle.